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Arazzo di Bayeux
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L'arazzo di Bayeux, detto in francese tapisserie de Bayeux non è, propriamente parlando, un arazzo; infatti, si tratta più esattamente di un ricamo (lungo 68,38 m e alto 0,5), fatto con lana di otto colori naturali su delle pezze di lino greggio. È stato confezionato tra il 1070 e il 1077, anche se alcune fonti allargano il periodo fra il 1066 e il 1082 e sicuramente in Inghilterra, a Canterbury o nei dintorni, per servire come decorazione del palazzo vescovile di Bayeux. È suddiviso in una serie di pannelli, di una lunghezza totale di settanta metri per un'altezza di cinquanta centimetri. La sua presentazione, sotto forma di immagini distinte, permette ad alcuni di vedervi l'antenato del fumetto, che mette in scena 126 personaggi. Tuttavia, il fatto che, secondo gli specialisti, vi siano da 30 a 70 immagini distinte pone in discussione tale punto di vista. Ogni scena è corredata di un breve commento in lingua latina.
Se la maggioranza degli storici concorda nel ritenere che sia stato Oddone ad ordinare l'arazzo per decorare la navata della nuova cattedrale di Bayeux, inaugurata nel 1077, la discordia ancora prevale circa l'autore. Secondo alcuni, fu la regina Matilde, aiutata dalle sue dame di compagnia, a produrla, o nel Kent, o a Winchester, nell'Hampshire, venti o trent'anni dopo gli avvenimenti che descrive.
Le immagini dell'arazzo raccontano le avventure del duca Harold Godwinson, fratellastro del re Edoardo il Confessore, la cui nave fece naufragio sulle terre del conte Guy de Ponthieu (nella Somme attuale) nel 1064. Egli fu salvato e catturato da Guy che pensò di liberarlo dietro un riscatto. Lì si trovava anche Hélas, una spia di Guglielmo, visibile nell'arazzo. Guglielmo pretese da Guy che gli consegnasse Harold, il che avvenne. Guglielmo nominò Harold cavaliere a Rouen. Durante questa cerimonia, visibile sull'arazzo, Harold giurò a Guglielmo, sulle ossa di un santo (cosa assai tenuta in conto all'epoca) che lo avrebbe sostenuto nella successione a Edoardo sul trono di quella che ancora non era l'Inghilterra, una promessa che rinnegò più tardi, il che gli valse la scomunica da parte del papa. In seguito, sull'arazzo, si vede Harold tornare in Inghilterra e farsi acclamare re dopo la morte di Edoardo.
L'arazzo espone il punto di vista normanno sulla storia, in particolare giustifica l'invasione di Guglielmo con il suo legittimo diritto al trono. Harold vi è rappresentato come un furfante, spergiuro, che rinnega un giuramento sacro, quando sembra che non vi sia traccia di tale giuramento se non nell'arazzo e nella Gesta Guillelmi di Guillaume de Poitiers, altra fonte di Normandia, scritta forse dieci anni dopo la conquista normanna dell'Inghilterra. Detto ciò, vi è generale concordanza nel pensare che tale giuramento vi sia realmente stato ma che sia potuto essere solo un inganno, poiché Harold avrebbe affermato di non sapere che vi fossero delle ossa di un santo nascoste sotto il libro sul quale aveva giurato.
Successivamente, sull'arazzo, si vedono i preparativi di Guglielmo per l'invasione; seguono immagini della battaglia di Hastings. A questo proposito, per molto tempo si è creduto che Harold vi fosse rappresentato morente per una freccia nell'occhio, ma si pensa, ai giorni nostri, che si siano confusi i personaggi, in quanto fu il fratello di Harold a morire per una freccia nell'occhio.
L'arazzo contiene anche la rappresentazione di una cometa, probabilmente la Cometa di Halley.
L'arazzo ci fa conoscere fatti storici dei quali abbiamo poche altre tracce. La rappresentazione, sotto forma di immagini, la rese nel corso dei secoli accessibile a tutti quelli che all'epoca non sapevano leggere.
L'arazzo è inestimabile per quanto riguarda la conoscenza della vita dell'epoca; innanzitutto sulle tecniche di ricamo del XI secolo, in particolare per la comparsa di quello che da allora è detto punto di Baieux; inoltre su molte tecniche dell'epoca, in quanto si illustra la costruzione di castelli, di battelli (la flotta di invasione di Guglielmo). Vi compaiono anche vedute della corte di Guglielmo, dell'interno del castello di Edoardo a Westminster. Vediamo anche numerosi soldati, il che ci permette di farci una idea più precisa del loro equipaggiamento. Così, sono ben visibili dei segni distintivi sugli scudi, cosa poco diffusa fino ad allora. Tuttavia, i soldati sono rappresentati mentre combattono a mani nude quando tutte le altre fonti scritte dell'epoca fanno vedere i soldati che si battono (e cacciano) quasi sempre muniti di guanti.
L'arazzo è giunto fino a noi attraverso i secoli in modo confuso. Per molti secoli fu esposto a Bayeux, con periodi di turbolenza durante i quali fu nascosto, specialmente durante la Rivoluzione francese. Nel corso del XIX secolo fu oggetto di numerosi studi scientifici e di un restauro condotto a Bayeux nel 1842, in seguito al quale fu esposto sotto vetro. Fu nuovamente nascosto durante la guerra franco-prussiana del 1870 ed infine durante la Seconda guerra mondiale.
Oggi è esposto nel Centre Guillaume le Conquérant, a Bayeux (Francia).
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I messaggeri di Guglielmo il Conquistatore si recano da Guy de Ponthieu
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Il battello di Harold si incaglia sul litorale di Ponthieu in seguito a una tempesta
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Cavalleria Normanna
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Motta di Dinan, Bretagna attaccata dai guerrieri di Guglielmo il Conquistatore
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Guglielmo il Conquistatore
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